Un'ora e mezza di volo ed eccomi in pieno est europa.
castello di Peles |
Le montagne intorno mostrano i nuovi colori che l'autunno dona e passeggiando ci dirigiamo al castello di Peles, residenza estiva voluta da Carlo I di Romania. Del castello colpiscono in particolar modo il parco e all'interno quattro putti di candido marmo italiano, le boiseries , gli inconfondibili lampadari e specchi di Murano.
castello di Bran |
Purtroppo l'entrata in vigore dell'orario invernale non ci ha permesso di poter visitare questo castello.
Il sole ancora non è tramontato e abbiamo un paio d'ore abbondanti di luce, macinando chilometri e attraversando una valle in cui il tempo sembra essersi fermato arriviamo a Brasov, la Cortina d'Ampezzo rumena.
Brasov |
Nella piazza principale c'è un mercatino con tanti prodotti tipici rigorosamente fatti a mano e figure dal sapore antico e romantico, come un anziano venditore di colombe bianche.
venditore |
la mezzanotte (e quindi il mio compleanno) si avvicina ed ecco che compare sulla tavola uno splendido tiramisù, accompagnato da sorrisi, abbracci e brindisi; emozioni e piacevoli incontri continuano in quello che era un vecchio teatro per bambini, oggi trasformato in un locale frequentato dai giovani di Ploiesti.
Che io possa essere un vero terremoto è stato sottolineato anche da una bella scossa sismica nel cuore della notte, che però non ha disturbato la coltre che Morfeo aveva posato sulle nostre teste.
Ed infine eccoci a Bucarest , città in cui le ferite architettoniche inferte dal regime comunista sono ancora ben visibili, ma che non hanno intaccato alcuni luoghi del centro, come l'antico e caratteristico ristorante dove abbiamo pranzato, varcando l'ingresso l'atmosfera della belle epoque è protagonista assoluta attraverso gli arredi, le vetrate e la musica.
Bucarest |
che bisogna essere sempre curiosi e guardare il mondo con gli occhi affascinati di un bambino,che
un compleanno così, è davvero un compleanno indimenticabile.