martedì 3 settembre 2013

La direzione del vento

Anche Eolo dopo un'attenta osservazione sarebbe confuso
Questa é la conclusione cui sono giunta dopo un lungo periodo nel bel mezzo dell'Appennino Lucano
Ironia della sorte vuole che una gigantesca rosa dei venti sia stata posta sulla pavimentazione di una piazza, con tanto di punti cardinali e colonnini con i nomi dei venti , insomma anche se non fai parte delle giovani marmotte, basta guardare a terra e leggere le scritte sui colonnini in pietra e sai subito in che direzione sta soffiando il vento ed il suo nome.
Nonostante la presenza di questo grafico polare a Guardia Perticara, non si capisce né la direzione né la tipologia.
Ripensando agli ultimi 20 anni le cose sono andate più o meno così ..... La casualità vuole che dopo secoli di buio vedano la luce circa 1700 tombe Enotre e del periodo di colonizzazione greca... vedi Magna Grecia, non la casualità ma carotaggi del territorio portano alla luce un altro tesoro, il petrolio, quindi accantonati copricapi bronzei, case tempietto, anfore e kantharos , tutta la regione si muove in direzione di questo vento che é solo carico di idrogeno solforato. Incapacità ed inadeguatezza nel gestire questa risorsa producono effetti catastrofici su ambiente e territorio. Nel frattempo soffia il vento delle energie rinnovabili... Pale eoliche e pannelli solari in ogni dove, soprattutto quest'ultimi a ricoprire una grossa discarica utilizzata per lo smaltimento dei fanghi d'estrazione. Il vento del petrolio risoffia  forte e non c'è nulla da fare... Qui la parola petrolio é un po' come il canto delle sirene, con la differenza che manca l'astuta figura di Ulisse , nell'attesa della costruzione di un grosso centro oli dove verrà convogliato tutto il petrolio del giacimento più grande d'Europa su terra ferma, ci si lascia ri-accarezzare  dall'effimero vento del turismo, della cultura e della storia.
Peccato che non ci si sia accorti che venti molto più forti hanno portato via risorse umane esasperate.
Posso solo concludere citando Cicerone: " mala tempora currunt sed peiora parantur "